05 Gen Cosa mettere nello zaino fotografico
Cosa mettere nello zaino fotografico
Spesso mi chiedono quale sia l’attrezzatura e l’equipaggiamento ideale per una sessione di scatti all’aria aperta, in collina o nei boschi. Non esiste una vera e propria lista delle cose indispensabili ma ne esistono diverse che si adattano alle diverse escursioni fotografiche e sono soggettive di ognuno di noi. Inoltre l’esperienza è la migliore alleata: è solo con essa che possiamo veramente capire quello che è indispensabile, quello che pesa o è scomodo da portare in giro.
Detto questo, la mia lista delle cose da portare durante un’escursione fotografica contiene degli elementi base, imprescindibili e altri che a volte possono essere lasciati a casa. Riprenderò in altri articoli nel dettaglio ognuno di questi oggetti.
Andiamo a preparare lo zaino!
Lo zaino
Senza dubbio, l’elemento che non manca mai nelle mie escursioni (a meno che non si tratti di particolari eventi in cui non ce n’è bisogno) è rappresentato dallo zaino fotografico. In commercio esiste un’infinità di zaini fotografici con caratteristiche specifiche. Ci sono quelli monospalla, gli zaini in tessuti extraleggeri, le borse a tracolla, i borsoni fotografici, le valigette, i trolley.
Negli anni ho provato diversi modelli delle più disparate marche, quelli idrorepellinti, super imbottiti, extra leggeri. Anche qui l’esperienza mi ha aiutato a definire il mio ideale: zaino da trekking con telaio in alluminio. In altri post spiego nel dettaglio di cosa si tratta.
Lo zaino da trekking, per definizione, deve essere leggero e comodo, con spalliera ergonomica, capiente e poco ingombrante. E’ così che leggendo e informandomi sull’attrezzatura dei grandi fotografi naturalisti (e soprattutto sul sito juzaphoto) ho voluto provare ad usare uno zaino da escursionismo. All’interno di esso metto una borsa imbottita per reflex con spazio per due obiettivi e una tasca accessori. Certamente non è il massimo della praticità se si vuole essere veloci nel sostituire le ottiche, ma permette un’enorme risparmio di energie e fornisce spazio a sufficienza per accessori ulteriori (cibo, acqua, cambio, flash, cavalletto, ecc.). Inoltre è come non avere nulla sulle spalle, che dopo ore di cammino è una cosa da non sottovalutare.
Fotocamera Reflex e Ottiche
Ovviamente non deve mancare la Reflex. Per caccia fotografica porto la mia Canon 7D (sensore APS-C) e monto direttamente il Canon 70-200 mm f2.8 con paraluce e filtro UV (che poi tolgo quando mi serve maggiore nitidezza). Se invece l’escursione prevede percorsi rurali, paesaggi o ritratti utilizzo la Canon 6D (sensore FF) e come obiettivo monto il Canon 24-70mm f/4 con paraluce e filtro UV (che poi tolgo quando mi serve maggiore nitidezza). Rispettivamente poi lascio l’altra ottica nella custodia, riposta all’interno della borsa. A volte porto con me il 35 mm o il 40 mm pancake se ho bisogno di leggerezza e ottiche non invasive. La scelta della reflex da portare in giro viene fatta in maniera preventiva, lasciando a casa quella che non utilizzerò.
Quelle ottiche zoom mi permettono una grande versatilità e il minor ingombro. Entrambe poi sono trattate con procedimenti protettivi e costruite per resistere ad urti, graffi, umidità e polvere (sono tropicalizzate).
Fotocamera compatta o bridge
Insieme alla prima reflex, se l’occasione potrebbe essere favorevole all’utilizzo, porto anche una fotocamera compatta o una bridge, entrambe con zoom integrato. Ne ho un paio molto leggere ed efficienti.
La Fujifilm FinePix XP30 GPS waterproof camera, con GPS integrato, anti urti, subacquea e resistente alle basse temperature. Questa compatta la metto in tasca e all’occorrenza scatto in condizioni per le quali la reflex risulterebbe non adatta(ad esempio immergendola in un ruscello o poggiandola nell’erba bagnata).
A volte porto con me (se serve veramente e comunque senza sovraccaricare troppo) una fotocamera bridge, con zoom ottico molto potente. Il peso e le dimensioni consentono di metterla in tasca e anche questa la trovo comoda per scattare in condizioni in cui la reflex risulta sfavorita (magari se devo arrampicarmi su una roccia o un albero). La mia fotocamera bridge, non più in commercio da qualche anno, è la Nikon Coolpix P80.
Accessori
Alcuni accessori non sono del tutto accessori. Infatti se si scatta all’aria aperta si potrebbe incorrere nella probabilità di graffiare la lente dell’obiettivo. Un accessorio molto importante è il filtro (polarizzatore, UV, IR, antiriflesso, colorato, ecc.). Il filtro infatti, non solo evita che si danneggi la lente preservandola nel tempo ma potrebbe evitare graffi e scheggiature in cadute accidentali dell’obiettivo. Poi, giunti sul posto o se veramente non ce n’è bisogno, può essere svitata e riposta nello zaino.
Altro accessorio utile potrebbe essere il treppiede o il monopiede: esso dovrà essere leggero e robusto allo stesso tempo. Soprattutto non dovrebbe muoversi e piegarsi sotto il peso della fotocamera. In marcia lo possiamo trasportare poggiato sulla spalla o legato allo zaino (quasi tutti gli zaini hanno dei lacci che accolgono e assicurano il tripode). Personalmente ho un Hama in alluminio; leggero ma poco resistente che uso alla minima altezza giusto per avere un appoggio. Il mio preferito è il Manfrotto 190xprob con testa a sfera 496RC2. Quest’ultimo comodo, leggero, resistente.
Il flash potrebbe essere utile per macrofotografia (anche se io non lo porto quasi mai).
Schede di memoria con relativi box (meglio se messe in contenitori stagni e rigidi per evitare che si bagnino o si rompano). SDHC in offerta
Kit di pulizia lenti e fotocamera.
Batterie di ricambio, caricabatteria e spallacci vari.
Custodie degli obiettivi e panni per pulirli (uno lo tengo in tasca insieme al pennellino), cover impermeabile per zaino e borsa fotografica.
Eventuale bussola, mappa, anemometro e barometro.
Cambio personale, borraccia con acqua, occhiali da sole, buste con chiusura ermetica (servono sempre!), orologio, cellulare.
Questa è solo una delle possibili combinazioni di accessori e attrezzatura che possiamo assemblare per un’escursione all’aria aperta.