RAGGI-X. Gli effetti dei raggi-X utilizzati nelle ispezioni di sicurezza negli aeroporti possono procurare danni all’emulsione delle pellicole fotografiche. Se un solo passaggio non procura alcun effetto, la somma di più passaggi può diventare pericolosa specialmente con le pellicole oltre 1000 Iso di sensibilità. Le apparecchiature “film safe” sono generalmente sicure nei paesi occidentali. Più a rischio i sistemi di ispezione dei paesi in via di sviluppo. In questo caso è bene conservare le pellicole vergini o esposte nel bagaglio a mano in un sacchetto di plastica e richiedere ai funzionari l’ispezione manuale delle pellicole. A causa dei nuovi e pix potenti sistemi di ispezione per il bagaglio consegnato, occorre evitare di inserire pellicole nelle valigie. I raggi-X, scoperti da Röntgen nel 1895, non danneggiano i file digitali.
RAM (Random Access Memory, Memoria ad Accesso Casuale). Memoria utilizzata dalle applicazioni per effettuare i relativi compiti quando il computer è acceso. Il termine “accesso casuale” si riferisce alla capacità del processore di accedere immediatamente a qualunque parte della memoria. È facile confondere la RAM con lo spazio sul disco fisso: la RAM è un immagazzinamento temporaneo di dati che risiede su speciali circuiti chiamati in gergo “memorie”. L’hard disk serve per memorizzazioni semi-permanenti, che cioè non vanno perdute allo spegnimento del computer.
RAPPORTO DELLE DIMENSIONI. Una comparazione tra l’altezza di un’immagine e la sua larghezza. Per esempio, un fotogramma di pellicola 35mm è alto 24mm e largo 36, per cui la proporzione delle dimensioni è 1:1,5.
RAPPORTO DI RIPRODUZIONE. Viene calcolato dividendo l’altezza o la larghezza dell’oggetto originale per quella della sua immagine riprodotta sulla pellicola. In macrofotografia, se sul negativo l’immagine dell’oggetto risulta due volte più grande dell’originale si avrà un rapporto di riproduzione 2:1. Tale valore può anche esprimersi con 2X.
RAPPORTO FRA I LATI. Rapporto fra altezza e larghezza dell’immagine. Il fotogramma 24x36mm ha un rapporto 2:3, l’immagine televisiva ha un rapporto tre a quattro, che si scrive 3:4.
RAPPORTO SEGNALE/DISTURBO. Rappresenta la differenza di livello tra il rumore e l’immagine vera e propria. Più è alto questo valore più l’immagine sarà priva di disturbi.
RASTERIZZAZIONE. Alcuni lavori grafici (che comprendono i testi) sono composti da linee disegnate seguendo delle equazioni matematiche. La rasterizzazione causa la conversione di queste linee in punti immagine (pixel).
RAW. Formato di salvataggio di una fotografia digitale ottenuto registrando solo i dati grezzi di una immagine. Grazie al formato Raw è possibile salvare ciò che proviene direttamente dal sensore della fotocamera, senza alcun artefatto successivo, per poi elaborarlo in seguito tramite specifici software. E’ il sistema che consente di ottenere la massima qualità possibile ed anche di gestire, in modo efficiente, dopo lo scatto, l’esposizione e la tonalità cromatica di una immagine digitale.
RECIPROCITA’. Vedi Difetto di reciprocità.
REFLEX. Sistema di visione adottato dagli apparecchi fotografici che portano lo stesso nome. Utilizzato originariamente sulla camera oscura dei pittori del Seicento, consiste in uno specchio posto a 45° dietro l’obiettivo per rinviare l’immagine su uno schermo smerigliato nella parte superiore dell’apparecchio.
REFRESH RATE. Nei monitor a tubo catodico, un alto refresh rate aiuta a ridurre il tremolio dello schermo, che a sua volta riduce l’affaticamento dell’occhio e (in alcune persone) il mal di testa.
REGOLA DEI TERZI. Per una corretta inquadratura si ricorre tradizionalmente alla regola dei terzi secondo la quale il fotogramma va suddiviso in tre porzioni in orizzontale e tre in verticale. Il soggetto principale, per ottenere un miglior equilibrio, va posizionato nei punti di intersecazione piuttosto che al centro.
REGOLARE. Modificare la dimensione di un’area selezionata di un’immagine.
RETICOLATURA. Crepatura dell’emulsione delle pellicole che può verificarsi a causa di un forte sbalzo di temperatura durante il trattamento di sviluppo. Portando una pellicola da un bagno con temperatura maggiore ad uno a temperatura molto più bassa, la gelatina ammorbidita dal precedente bagno può contrarsi bruscamente per effetto dello shock termico. Con le pellicole attuali il rischio è molto contenuto.
RGB (Red, Green, Blue). I colori primari (rosso, verde, blu) della sintesi additiva. Modalità colore in cui le fotocamere digitali, gli scanner ed i monitor catturano o mostrano il colore.
RIAVVOLGIMENTO. La pellicola 35mm contenuta in un caricatore metallico universale, deve essere riavvolta al suo interno appena scattato l’ultimo fotogramma disponibile. Il riavvolgimento è generalmente automatico, ma negli apparecchi più vecchi è manuale.
RICONVERTIRE. Ritornare ad una versione salvata in precedenza di un’immagine o ad un suo stadio precedente.
RIDUZIONE OCCHI ROSSI. Gli occhi rossi appaiono quando l’obiettivo e la fonte di luce (di solito un flash montato sulla fotocamera) sono direttamente allineati agli occhi del soggetto. Ci sono due modi per combattere questo effetto. (1) La maggior parte delle fotocamere include una regolazione per ridurre gli occhi rossi. Quando si usa questa impostazione, un primo flash fa chiudere la pupilla, evitando che il secondo si rifletta dalla retina nella fotocamera (che il motivo per cui il centro dell’occhio appare rosso). (2) Se appaiono ancora gli occhi rossi, potete sistemarli con facilità all’interno di un programma di fotoelaborazione.
RIDUZIONE DEL RUMORE. Procedura effettuata automaticamente tramite l’hardware della fotocamera o il programma di foto elaborazione la quale permette di ridurre i disturbi presenti nelle immagini realizzate in digitale ad elevate sensibilità Iso oppure con tempi di scatto molto lunghi.
RIEMPIMENTO. Vedi Secchiello.
RIEMPIRE. Aggiungere del colore, un disegno, o altri dati su di una intera area selezionata.
RIFERIMENTO IR. Quasi tutti gli obiettivi manuali, più raro negli zoom ed in quelli per la fotografia digitale, dispongono sulla scala delle distanze di un indice di riferimento (rosso) per la messa a fuoco usando pellicola infrarosso. Poiché la lunghezza d’onda dell’infrarosso è maggiore di quella del rosso, occorre, dopo aver messo a fuoco normalmente, portare la distanza indicata sulla scala metrica sul riferimento infrarosso per evitare una sfocatura come se il soggetto fosse più vicino del reale.
RIFLETTI. Invertire un’area selezionata dell’immagine, o dall’alto al basso (verticalmente) o da sinistra a destra (orizzontalmente).
RIFRAZIONE. Cambiamento di direzione di un raggio di luce quando passa da un mezzo trasparente a un altro. L’azione ottica del prisma o di una qualunque lente (che è un insieme infinito di prismi) è basata su questo fenomeno dovuto al rallentamento della velocità delle singole radiazioni nel passaggio da un mezzo meno denso ad uno più denso.
RIGENERATORE. Soluzione di sostanze chimiche (per lo più agenti di sviluppo) predisposte per essere aggiunte in determinate quantità a un particolare sviluppo, per mantenerne costante l’attività e per compensarne l’esaurimento dato dall’uso.
RINFORZO. E’ possibile rinforzare con trattamento chimico negativi non stampabili per la loro trasparenza eccessiva, cioè per la mancanza di densità dovuta ad una forte sottoesposizione. Il rinforzo veniva utilizzato in passato per spingere al massimo la sensibilità delle pellicole di media sensibilità, ciò che oggi non è più necessario.
RISOLUZIONE. E’ la capacità di registrare o riprodurre i dettagli più fini di un’immagine. Nella fotografia all’argento viene misurata in linee per millimetro o con la curva MTF. Nella fotografia digitale i sensori CCD o CMos offrono una risoluzione totale data dai pixel disponibili in orizzontale ed in verticale. Per i monitor, la risoluzione si esprime in termini di pixel e linee, per esempio un monitor 640×480 presenta 480 linee da 640 pixel (che si chiama anche risoluzione VGA”. Per mostrare più informazioni sullo schermo, la maggior parte dei modelli presentano anche almeno una impostazione Super VGA, spesso 800×600 o 1600×1280 pixel. Alcuni monitor offrono regolazioni a risoluzioni ancora più alte. La risoluzione delle stampanti è data in punti per pollice (dpi), per esempio 300 dpi.
RISOLUZIONE OTTICA. La massima risoluzione fisica di un dispositivo. Essa fornisce una qualità migliore della risoluzione interpolata, che si serve del software per creare nell’immagine delle informazioni aggiuntive.
RITAGLIO PROSPETTICO. Variazione dello strumento Taglierina che permette di alterare la forma dell’area di ritaglio (per esempio, modificando la forma di un trapezio in modo tale che, una volta ritagliato, formi un rettangolo). È utile per correggere le verticali o gli effetti di prospettiva.
RITARDO DI SCATTO. Un ritardo (in inglese Time-Lag) tra quando premete il pulsante di scatto su una fotocamera digitale e quando la fotografia viene effettivamente scattata. Dei ritardi notevoli erano un grosso problema con le prime fotocamere digitali, con cui era molto difficile scattare fotografie d’azione! Le fotocamere attuali sono molto migliorate, ma, in alcuni casi, c’è ancora un minimo ritardo.
RITOCCO. Intervento di correzione manuale sulle stampe fotografiche. Con il ritocco (eseguito a pennello e/o aerografo) è possibile eliminare parti non desiderate di una fotografia, dare risalto a particolari o ridurre difetti in un ritratto. In fotografia digitale, significa usare i programmi per il fotoelaborazione per ridurre o correggere i problemi in un’immagine che non sono stati notati o che era impossibile correggere al momento dello scatto.
RIVELATORE. L’immagine latente su una emulsione fotografica è resa visibile (rivelata) solo dopo l’azione chimica del rivelatore o sviluppo. Esistono moltissime formule per lo sviluppo delle pellicole bianconero, tutte però trasformano in argento metallico i sali d’argento dell’emulsione che sono stati colpiti dalla luce. L’azione del rivelatore moltiplica per un miliardo di volte il segnale dell’immagine latente. Nel caso delle pellicole a colori i trattamenti sono standardizzati: C41 per le negative ed E-6 per le invertibili.
ROM (Read Only Memory). Il computer dispone di una memoria di sola lettura, che non può essere alterata. Essa conserva i dati anche a computer spento. Uno o più chip contenenti informazioni (generalmente un programma) registrate al loro interno in fase di produzione. Il contenuto non può essere riscritto, da cui il nome “A Sola Lettura”. Il contenuto della ROM rimane invariato anche a computer spento.
RUMORE. Aspetto granuloso delle immagini digitali che appare quando si usano Iso molto elevati o che può essere aggiunto volontariamente usando un programma di fotoelaborazione per creare un aspetto desiderato.
RUOTA. Girare un’area selezionata di un’immagine (o un’immagine intera) intorno ad un punto fisso.