Durante i corsi che tengo sul reportage di matrimonio sovente mi vengono poste domande riguardo alle foto non in posa.
Facciamo una doverosa premessa.
Spesso l’espressione “foto non in posa” viene confusa e usata come sinonimo di “reportage“.
Non solo i miei studenti a anche molte coppie che scelgono i miei lavori per raccontare il loro matrimonio in Salento mi dicono spesso: “Noi amiamo le foto non in posa” .
Daniele, usciamo male quando ci mettiamo in posa. Ci piacerebbe che ci ritraessi senza che ce ne accorgiamo.
- Differenza tra foto non in posa e reportage
- Cos’è il reportage e come unisce foto non in posa a ritratti in posa
- Il progetto fotografico
- Le ambientazioni
- I dettagli
- I ritratti non in posa
- Un esempio di impaginazione dell’album di matrimonio con foto non in posa
- E per il video di matrimonio senza pose?
Differenza tra foto non in posa e reportage
A questo punto capiamo qual è la differenza che corre tra le foto non in posa e il reportage.
Come abbiamo premesso, spesso le espressioni sono confuse. Altre volte si usa una intendendo l’altra o viceversa.
Le coppie che scelgono le foto non in posa devono essere informate del fatto che una sola foto (non scattata in posa appunto), è fine a se stessa. Il fotografo dovrebbe vedere la scena, alzare la fotocamera e scattare. Racconterebbe il memento senza che gli sposi o i soggetti se ne accorgano. Questa foto andrebbe contestualizzata e inglobata in una narrazione.
UNA SOLA FOTO NON IN POSA RACCONTA BEN POCO.
Diversamente, quando la foto (sempre scattata senza una posa prestabilita) viene inserita in un contesto più ampio, un racconto per immagini, si parla di reportage di matrimonio.
Cos’è il reportage e come unisce foto non in posa a ritratti in posa
Il dizionario Treccani definisce così il reportage.
reportage ‹rëportàaˇ∫› s. m., fr. [der. del v. reporter «riferire»]. – Nel linguaggio giornalistico, servizio di un cronista, di un corrispondente, di un inviato speciale su una situazione o un argomento particolare: r. giornalistico, televisivo; un r. di guerra. Per estens., r. fotografico, servizio fotografico (detto anche fotoreportage) effettuato a scopo giornalistico o documentario, nei luoghi in cui si verificano avvenimenti di attualità o si presentano situazioni di particolare interesse geografico, antropologico, naturalistico; in tal senso si parla di fotografia di r. in quanto genere fotografico a sé stante.
Nella descrizione sopra si accenna alla Fotografia di Reportage. Questa, per estensione si applica anche al matrimonio e alle cerimonie in genere. Nel racconto del reportage fotografico allora, sono inserite senza dubbio foto non in posa. Per raccontare l’evento in maniera documentaristica il fotografo non interviene (se non in maniera marginale) con la scena.
Il fotografo allora scatta le sue fotografie a quello che succede. Racconta la scena.
Mi piace pensare che il fotografo osservi la scena, analizzi i punti chiave, e scatti la foto in relazione al progetto più ampio del racconto.
Il reportage racchiude anche altri tipi di fotografia come quella paesaggistica, ritratto, concettuale. Il fotografo di reportage non si limita a scattare foto a quello che vede ma da un senso e costruisce un filo che lega le divers immagini.
IL FOTOGRAFO NON SI LIMITA A SCATTARE FOTO A QUELLO CHE VEDE
Entra in scena il concetto di Progetto fotografico e Racconto per Immagini.
Il progetto fotografico
Il servizio fotografico e videografico realizzati a scopo documentario raccolgono diversi generi fotografici. Il progetto è la base da cui far partire il racconto. La struttura dovrebbe essere già consolidata dall’esperienza e dallo stile narrativo del fotografo, mentre i contenuti saranno raccolti sul campo.
Come detto in precedenza, il corpo centrale dell’intero progetto sarà caratterizzato da foto non in posa. D’altronde è il tipo di foto che racconta meglio un evento.
Le ambientazioni
In apertura dovremo inserire foto che in gergo vengono definite “foto ambiente”, cioè fotografiche che raccontano le ambientazioni delle scene narrate. Queste saranno foto di paesaggi, magari la facciata della chiesa o una foto aerea con drone della zona in cui avverrà la cerimonia. Se gli sposi sono presenti nella scena potranno anche non mettersi in posa.
Qui l’importante è far capire dove siamo.
I dettagli
Un altro genere di foto che potremo inserire, sarà quello dei dettagli. Racconteremo l’evento anche attraverso i piccoli accorgimenti e le scelte che gli sposi hanno fatto. I dettagli regalano alla narrazione quel tocco di originalità e di ricercatezza che contraddistingue ogni matrimonio.
Anche in questo caso il dettaglio potrà essere preso durante scatti non in posa.
Come il dettaglio del pendente della nonna di Liliana indossato durante il suo matrimonio. Inoltre ho inserito il dettaglio del bouquet e dl vestito. Ho scattato questa foto mentre le passavo vicino per uscire dalla stanza.
I ritratti non in posa
Adoro il ritratto fotografico. A dire il vero non mi è mai stato difficile ritrarre un soggetto. Durante i miei servizi fotografici di matrimonio eseguo ritratti naturali senza posa.
Spesso durante i workshop che tengo come fotografo specializzato in matrimoni e reportage di cerimonie, parlo di come un fotografo potrebbe scattare foto intense anche in una stanza vuota.
BASTA AVERE LA LUCE GIUSTA E UNA STORIA DA RACCONTARE
Vi assicuro che la foto precedente non è una foto scattata in posa. Sara e Stefano, gli sposi, stappavano una bottiglia nel giardino di Villa Vergine, la location per matrimoni nel Salento. Lui ha sussurrato qualcosa di divertente nell’orecchio di Sara. Mi sono avvicinato e ho raccontato la scena dal punto di vista dello sposo.
Non avrei mai potuto chiedere agli sposi di essere così spontanei.
Per ottenere foto senza pose bisogna comunque mettere gli sposi in condizione di fare qualcosa. Questo non significa “impartire ordini” tipo “fai così, metti la mano qui, dalle un bacio, guardala negli occhi”. Basta avere la luce giusta, una coppia innamorata e il resto viene da sè.
Un esempio di impaginazione dell’album di matrimonio con foto non in posa
Nel racconto generale dell’intero evento tutti gli elementi riportati sopra possono coesistere. Anzi, essi concorrono al migliore racconto della giornata.
Vi mostro un esempio di impaginazione di un album di matrimonio in cui ho inserito diversi elementi. Scene master, paesaggio, dettagli, ritratti in posa e senza posa.
Anche nel seguente collage di foto sono racchiusi diversi momenti non in posa.
E per il video di matrimonio senza pose?
Tutto quello che abbiamo scritto per il reportage di matrimonio con scatti non in posa, va bene anche per il video.
Anzi!
Nel video è ancora più importante non mettersi in pose strane. Si capirebbe subito che gli sposi stanno fingendo.
Di seguito potete vedere un esempio di trailer del film di matrimonio in cui sono racchiuse tutte queste nozioni.