Per un surfer Bali rappresenta il paese dei balocchi, il luna park dove fare interminabili giri sulle giostre preferite. Onde, sole, natura. Tutto lì, a portata di motorino. Non importa da quale parte del mondo vieni e non importa quali sono le tue passioni: sull’arcipelago indonesiano troverai tutto quello che desideri.
Bali è un’isola a sud della più grande Isola di Giava, al cui centro si trova il maestoso vulcano da cui è stata creata. La costa è bagnata dal caldo Oceano Indiano e a ovest si trovano i migliori surf spot del pianeta: Uluwatu, Padang Padang, Balangan, Kuta. L’isola è in continua e vertiginosa espansione turistica e si possono vedere numerose strutture ricettive in fase di realizzazione: spesso la foresta è costretta a lasciare il posto al cemento.
Nonostante questo boom di infrastrutture alberghiere si respira ancora (e penso per poco) l’aria di tradizione caratteristica del sud est asiatico. Sulla costa ovest e nell’entroterra, fatta eccezione per la capitale Denpasar e le mete turistiche, i villaggi rimangono piccoli e le persone accoglienti.
Ho avuto modo di visitare l’isola, l’entroterra e anche i luoghi più remoti portando a casa suggestivi ritratti fotografici e meravigliosi paesaggi dalla vegetazione lussureggiante. L’Indonesia stupisce sempre e, se non ci si ferma alla pura facciata dettata da esigenze economiche e dal turismo, dona veri scorci della cultura millenaria che interessa l’arcipelago.
Bali è un’isola a maggioranza della popolazione di religione Induista e questo si riversa nell’immenso patrimonio monumentale e artistico: conta più di ventimila templi Indù, ad ogni angolo si trovano offerte votive alle diverse divinità e nella popolazione è presente un affascinante, e spesso spiazzante, senso di bontà.