Scelta dell'obiettivo 2 - Fotografo matrimonio Lecce, wedding in Salento
Sito ufficiale e portfolio di nozze del fotografo di matrimonio a Lecce Daniele Panareo.
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Scelta dell’obiettivo 2

Scelta dell’obiettivo 2

Foto e video

Leggi anche SCELTA DELL’OBIETTIVO 1

Vediamo allora quali sono le variabili che ci possono indurre alla scelta di un’ottica rispetto ad un’altra. 

Gli obiettivi sono dispositivi ottici formati da gruppi di lenti convergenti e divergenti capaci di convogliare la luce su un piano, detto piano focale, in cui risiede la pellicola o il sensore.

Si differenziamo per numero di lenti, materiali di costruzione, trattamenti speciali (UV, antiriflesso, ecc.) apertura focale massima e lunghezza focale.

Non entrerò nel dettaglio e considererò questi e altri termini come già conosciuti da parte del lettore. Per maggiori approfondimenti rimando alla parte del corso di fotografia e alle digressioni teoriche sulla luce presenti nelle relative sezioni del sito.

schema obiettivo - Scelta dell'obiettivo 2

Schema obiettivo

Lunghezza focale

In fotografia, è la distanza, espressa in millimetri, tra il centro ottico dell’obiettivo e il piano pellicola (o il sensore in caso di fotocamera digitale) alla quale viene messa a fuoco l’immagine di un punto posto all’infinito. Quindi se parliamo di obiettivo 18-55 mm ci riferiamo implicitamente al fatto che questo può variare la distanza del centro ottico dal piano di messa a fuoco da 18 mm fino a 55 mm. In questo caso avremo un range ben determinato in cui l’immagine risultante avrà determinate caratteristiche. In maniera del tutto generale le corte lunghezze focali fino a 35 mm sono le più adatte per il paesaggio proprio perchè hanno ampio angolo visuale e molta profondità di campo (a parità di apertura del diaframma). Salendo, circa 50 mm, si incontrano gli obiettivi più adatti ad un uso più intuitivo e realistico della fotografia perchè si avvicinano molto al modo in cui l’uomo vede le cose. Sopra i 60 mm abbiamo i teleobiettivi, ottimi per ritratto e macrofotografia (85 mm e 135 mm sono un must). Spora queste misure abbiamo i teleobiettivi e superteleobiettivi adatti alla caccia fotografia, fotografia sportiva e astrofotografia perchè “avvicinano” molto il soggetto ingrandendolo. I costruttori di obiettivi lanciano sul mercato obiettivi zoom, capaci di coprire diverse lunghezze focali e quindi risparmiando l’ingombro di obiettivi diversi per diverse tipologie di fotografia. A parità di lunghezza focale spesso gli obiettivi fissi risultano più economici degli zoom e costruiti con materiali migliori.

 

Riassumo in una domanda quella che dovrebbe essere la scelta della lunghezza focale su un obiettivo: “quali soggetti vuoi poter fotografare con l’obiettivo che comprerai?“.

In un altro post prendo in dettaglio le diverse lunghezze focali e analizzo l’uso più adatto.

Materiali di costruzione, trattamenti speciali, prezzo

Come in tutti gli apparecchi tecnologici, la costruzione è fondamentale per la resa di un prodotto. Le lenti devono avere dei coefficienti di diffrazione, assorbimento e riflessione ottimali per restituire un’immagine fedele. Un problema molto frequente nelle lenti economiche è l’aberrazione cromatica. Quindi salendo in gamma nella costruzione e nei materiali si hanno lenti di qualità decisamente superiore. Il trattamento delle lenti con materiali antiriflesso, materiali polarizzanti e antigraffio assicurano un’alta efficienza della lente.

Per l’uso che bisogna farne spesso si ha anche l’esigenza di avere un obiettivo leggero, resistente all’acqua, alla polvere e agli sbalzi di temperatura (la cosiddetta tropicalizzazione), resistente agli urti e in materiali inerti (in modo che non interagiscano con eventuali campi magnetici o gradienti di calore). Queste caratteristiche influenzano notevolmente il prezzo dell’apparato.

 

Stabilizzazione

Da qualche anno è diventata quasi di serie: stiamo parlando della stabilizzazione degli obiettivi. Molto utile in caso di mancanza di appoggi in quanto permette di scattare a mano alzata con tempi abbastanza lunghi, cosa che altrimenti sarebbe impossibile senza lo stabilizzatore. La stabilizzazione è molto utile anche sui teleobiettivi spinti disposti su treppiede perchè annulla gli effetti di micromovimenti dovuti per esempio al vento.  Oggi è praticamente indispensabile nelle riprese video con teleobiettivo. E’ fondamentale ricordare che avere un obiettivo stabilizzato permette sì di aumentare il tempo si scatto per far arrivare più luce al sensore ma durante questo tempo il soggetto dovrà comunque non effettuare movimenti. Spesso è preferibile un obiettivo più luminoso a uno stabilizzato.

Le sigle che indicano la stabilizzazione della lente per alcune marche sono:

Canon IS , Nikon VR , Sigma OS , Tamron VC

Luminosità

Questa è tra le caratteristiche fondamentali nella scelta dell’obiettivo e si riferisce all’apertura del diaframma: un obiettivo più luminoso (f1.4,f1.8) permette di scattare in condizioni di scarsa illuminazione esterna, garantisce sfuocati creativi e nitidezza dei particolari. Obiettivi più luminosi costano il doppio o il triplo rispetto agli stessi on un’apertura focale più piccola (f/3.5, f/5.6, ecc.).

Sistema di messa a fuoco, motorizzazione ultrasonica

La messa a fuoco deve essere veloce e precisa altrimenti si rischia di perdere l’attimo e… la pazienza! Oggi molti obiettivi hanno motori ultrasonici capaci di “aggiustare” la distanza tra le lenti in maniera fulminea e silenziosa. Attenzione: utilizzare l’autofocus consuma le batterie della fotocamera. Un’altra peculiarità è l’interazione del processore della fotocamera con il dispositivo elettronico che regola la lente.

Sul sito trovate diverse recensioni e prove pratiche.