T - Fotografo matrimonio Lecce, wedding in Salento
Sito ufficiale e portfolio di nozze del fotografo di matrimonio a Lecce Daniele Panareo.
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TAGLIERINA. Piccola macchina per il rifilo delle copie di stampa a mezzo di una lama collegata ad una leva oppure di una lama rotante fissata su un cursore. Nella fotografia digitale, strumento di selezione usato per definire l’area di un’immagine che dev’essere mantenuta, mentre l’area all’esterno della selezione viene scartata. Lo strumento di Ritaglio Prospettico viene usato per alterare la prospettiva di un’immagine durante il suo ritaglio.
TAGLIO. Per migliorare la composizione di un’immagine o modificarla, al momento della stampa è possibile effettuare un “taglio” che consiste nell’escludere quella o quelle parti del fotogramma non desiderate.
TAVOLETTA GRAFICA. Usata al posto del mouse, una tavoletta grafica permette di muovere il cursore usando uno stilo a forma di penna come disegnando. Molto utile per la pittura e disegno digitali. Alcune sono anche sensibili alla pressione, come con le penne ed i pennelli veri: una maggiore pressione implica un tratto più largo e scuro, una pressione leggera al contrario crea una linea sottile e più chiara.
TAVOLO LUMINOSO. Tavolo professionale dotato di un’ampia superficie retroilluminata per l’osservazione di originali trasparenti.
TELAIO. E’ la struttura centrale dell’apparecchio fotografico cui vengono applicate le altre parti. In policarbonato nei modelli più commerciali è in lega di alluminio in quelli più professionali. Può essere anche una combinazione metallo-plastica dove in metallo è realizzato solo il piano focale delle reflex 35mm. La lega di alluminio, tuttavia, assicura il mantenimento di tolleranze più strette ed una rigidità maggiore.
TELECOMANDO. Tipico dei televisori, è il sistema di controllo dei proiettori per diapositive o digitali per gestire la messa a fuoco o il cambio di immagine. Alcune fotocamere possono essere controllate a distanza con un modello dedicato.
TELEMETRO AD IMMAGINE SPEZZATA. Posto al centro dello schermo di messa a fuoco degli apparecchi reflex manuali è costituito da due cunei ottici opposti che deviano l’immagine che cade in quel punto in opposte direzioni quando il fuoco non è perfetto. Una linea sfocata che passi attraverso questo dispositivo risulta spezzata. Generalmente è circondato da una corona di microprismi. E’ la versione semplificata dello stigmometro.
TELEMETRO. Dispositivo ottico per valutare le distanze per sovrapposizione di due immagini provenienti da due punti diversi (base) sul principio della triangolazione. Incorporato nelle fotocamere permette di mettere a fuoco il soggetto collegato alla ghiera di messa a fuoco dell’obiettivo.
TELEOBIETTIVO. Vedi obiettivo tele.
TEMPERATURA ASSOLUTA. E’ quella misurata a partire dallo zero assoluto quando cessa in teoria ogni movimento molecolare. Lo zero assoluto corrisponde a -273°C. I gradi della scala assoluta (K, Kelvin) sono intervallati come i gradi centigradi (C, Celsius), per cui volendo passare dalla scala centigrada a quella assoluta basta sommare alla temperatura in C il valore 273. In fotografia, la temperatura di colore delle sorgenti luminose è sempre espressa utilizzando la scala assoluta, ovvero in gradi Kelvin.
TEMPERATURA DI COLORE. Scala per la valutazione della qualità della luce espressa in gradi Kelvin. La qualità del colore (tendente al rosso o al blu) è importante per l’equilibrio cromatico nella fotografia a colori. Una lampada domestica ha una temperatura di circa 2900K, una lampada fotografica di 3200K, la luce diurna (fotografica) di 5500K. La qualità del colore è pari al colore assunto da un teorico corpo nero riscaldato e reso incandescente, calcolando i gradi a partire dallo zero assoluto (-273°C). Più s’innalza la temperatura più il corpo nero passa al colore rossastro fino al bianco.
TEMPO DI ESPOSIZIONE. Durata dell’esposizione nella quale l’otturatore della fotocamera resta aperto. Usando un tempo di scatto lungo, i soggetti in movimento verranno “mossi” nell’immagine; usando un tempo di scatto breve, i soggetti in movimento verranno immobilizzati nell’immagine.
TEMPO REALE. Indica che le azioni del computer o di un sistema gestito da un microprocessore sono viste sullo schermo o eseguite nel momento in cui vengono richieste.
TENDINA OCULARE. Alcuni apparecchi reflex dispongono di una tendina per la chiusura dell’oculare. Questo dispositivo è utile quando si effettuano riprese con l’autoscatto o dal treppiedi. In questa situazione la luce che entra dall’oculare potrebbe indurre in errore il sistema di controllo dell’esposizione automatica. Si evita questo errore chiudendo la tendina o applicando all’oculare il tappo (se fornito di serie).
TERMOCOLORIMETRO. E’ lo strumento simile d un esposimetri, dotato di due filtri (rosso e blu) che fornisce la misura della temperatura di colore.
TEST. Valutazione delle prestazioni di un apparecchio utilizzando strumenti di misura specifici per le singole caratteristiche sottoposte ad analisi.
TEST ACCELERATO. Metodo scientifico per valutare l’efficienza nel tempo di un’apparecchiatura sottoponendola ad un superlavoro un un breve periodo di tempo e nelle diverse condizioni di impiego (calore, umidità, vibrazioni, cadute, ecc.). Vengono anche eseguiti per valutare la permanenza probabile delle immagini fotografiche (negativi, diapositive, stampe su carta fotografica o ink-jet). I campioni vengono sottoposti per un determinato periodo di tempo nelle condizioni più varie: esposte alla luce diurna o ultravioletta, al buio, ad esalazioni di gas, in alta e bassa umidità e temperatura, eccetera. In dati ottenuti consentono di poter certificare la permanenza di un’immagine nel tempo, ovvero la capacità di mantenere inalterate le caratteristiche cromatiche e di contrasto. Occorre tuttavia considerare che la durata probabile è da considerarsi tale se la conservazione avviene entro determinate specifiche: come minimo in ambiente asciutto, non fortemente illuminato a temperatura costante 20-24°C).
TEST PILA. Per controllare lo stato di carica delle pile che alimentano un apparecchio alcuni modelli dispongono di un indicatore che consente di valutare l’autonomia residua.
TESTA A SFERA. Il puntamento del soggetto con la fotocamera sul treppiedi avviene in ogni direzione e con un solo sistema di bloccaggio. Più pratica della testa classica in esterni.
TESTA PANORAMICA. Dotata di una scala graduata, permette di eseguire fotografie panoramiche a 360° facendo combaciare più fotogrammi regolando le successive inquadrature in base all’angolo di copertura dell’obiettivo impiegato. Nella fotografia digitale, i fotogrammi di una panoramica vengono uniti elettronicamente.
TESTA TRE VIE. Per la ricerca della posizione ideale della fotocamera sul treppiedi. La regolazione sui tre assi consente di trovare la perfetta posizione orizzontale su qualunque terreno.
T-GRAIN. Tabular Grain. Cristallo di alogenuro d’argento caratterizzato da una struttura piatta che garantisce una maggiore capacità di assorbimento della luce. Grazie a particolari procedimenti di maturazione dei cristalli è stato possibile far crescere i grani d’argento in forme regolari che hanno portato ad un aumento della sensibilità a parità di definizione.

THUMBNAIL. Letteralmente unghia del pollice: piccola immagine a bassa risoluzione, detta miniatura, che può essere usata come segnaposto dell’immagine effettiva, per esempio in un archivio elettronico.
THYRISTOR. Componente elettronico costituito da un diodo speciale che permette il passaggio variabile della corrente che lo attraversa. Viene impiegato nei flash elettronici per consentire il recupero ed il riutilizzo dell’energia elettrica fornita da un condensatore quando il sistema di controllo sospende l’emissione luminosa. Grazie al thyristor si ottengono tempi di ricarica più brevi e quindi più lampi in minor tempo.
TIF, TIFF (Tagged Image File Format). Comune formato di file per memorizzare immagini, compatibile su diverse piattaforme di computer. Utilizza una compressione senza perdita di qualità, che non riduce i file immagine in maniera così radicale come il sistema Jpeg, ma mantiene la qualità e la definizione dell’immagine originale.
TIMBRO. Strumento dei programmi di fotoelaborazione utilizzato per copiare pixel da una zona all’altra di un’immagine. Viene impiegato per rimuovere i difetti o per mascherare elementi indesiderati. Denominato anche Strumento Clone o Pennello Clone in alcune applicazioni per l’elaborazione delle immagini.
TIME LAG Tempo di ritardo che intercorre tra la pressione del pulsante di scatto e la effettiva cattura dell’immagine. Si misura in millisecondi.
TINTA. Colore spettrale puro diverso da tutti gli altri. Aggiungendo bianco o nero ad una tinta si può rendere il colore più chiaro o più scuro, senza però alterarne la tinta.
TINTA/SATURAZIONE. Comando per alterare la Tinta (il colore) di un immagine e la sua saturazione (cioè l’intensità di quel colore).
TIRAGGIO. Distanza prevista dal fabbricante tra la flangia dell’innesto degli obiettivi intercambiabili ed il piano focale della fotocamera. Tutti gli obiettivi previsti per un certo modello hanno lo stesso tiraggio. Montando, ove possibile, un obiettivo con tiraggio più corto del previsto su un apparecchio non verrebbe consentita la messa a fuoco all’infinito.
TLR (Twin lens reflex, Fotocamera reflex biottica). Acronimo usato nel gergo fotografico anglosassone.
TONAL RANGE. Vedi la voce Gamma
TONI MEDI. Tutti i toni in un’immagine che non sono né alte luci né ombre.
TONO ALTO. Vedi high-key.
TONO BASSO. Vedi low-key.
TONO CONTINUO. L’effetto di una riproduzione sfumata del bianconero o dei colori in una fotografia.
TONO MEDIO. Densità o tonalità di un punto intermedio fra il valore delle alte luci e quello delle ombre indipendentemente dal suo colore. Illuminato da una sorgente di luce ne riflette il 18%. Sul tono medio sono tarati tutti gli esposimetri. E’ considerata media la densità della zona V del sistema zonale.
TRACCIA. Comando (Modifica>Traccia) utilizzato per contornare una selezione attiva nei programmi di fotoelaborazione. La finestra di dialogo del comando Traccia offre diverse opzioni riguardanti la scelta dello spessore della linea, il posizionamento e il colore.
TRACCIATO. Nella fotoelaborazione, linea o curva disegnata tramite lo strumento Penna. I tracciati normalmente dispongono di punti di ancoraggio collegati da segmenti di linea che possono essere curvi o rettilinei. I punti di ancoraggio possono essere tirati o trascinati per ridimensionare la curva nel modo più preciso possibile. Tracciati chiusi (tracciati i cui punti di inizio e di termine sono connessi) possono essere convertiti in selezioni e viceversa.
TRAMA. Superficie caratterizzata da disegni o lavorazioni omogenee (in inglese pattern). Sequenza ripetuta di dati che possono essere usati come riempimento.
TRAPPING. Serve a minimizzare il disallineamento dei colori in fase di stampa: se due colori sono fuori registro, il soggetto apparirà circondato da una linea bianca. Il trapping aggiunge automaticamente colore in questo spazio vuoto. Programmi come Photoshop dispongono della possibilità di trapping.
TRASPARENZA. Vedi Opacità.
TRATTAMENTO D’ARCHIVIO. Serie di procedure utilizzate al termine del trattamento delle pellicole e delle stampe all’argento per conferire la massima stabilità possibile alle immagini nel tempo.
TREPPIEDI. Supporto a tre gambe per apparecchi fotografici. Regolabile in altezza grazie alla possibilità di allungamento delle gambe e/o per mezzo di una colonna centrale. E’ detto erroneamente cavalletto, nome del supporto usato dai pittori.
TRIACETATO. Supporto e base delle pellicole sul quale viene stesa l’emulsione. Ha sostituito il supporto in celluloide altamente infiammabile.
TRIAC. Componente elettronico per il controllo variabile della corrente elettrica che lo attraversa. Viene impiegato nei circuiti di regolazione luminosa delle lampade elettriche, in particolare dei diaproiettori e degli illuminatori a luce continua da studio.
TRIPLETTO. Termine per indicare un obiettivo semplice a tre lenti. Classico il Tessar della Carl Zeiss.
TROPICALIZZAZIONE. L’umidità, la polvere, la sabbia e la pioggia, sono particolarmente dannose per gli apparecchi fotografici. Alcuni modelli reflex di uso più professionale sono tropicalizzati. Ciò significa che sono costruiti con particolari accorgimenti di tenuta all’umidità, alla polvere o alla pioggia sufficienti a proteggere le parti o i circuiti interni in condizioni climatiche difficili.
TTL (Through The Lens). Vedi esposizione TTL.
TUBI DI PROLUNGA. Serie di elementi di varia lunghezza per aumentare la distanza obiettivo-piano focale e consentire riprese a distanza molto ravvicinata (vedi macrofotografia). A differenza del soffietto macro, consentono di raggiungere diversi rapporti di riproduzione fissi.
TWAIN. Protocollo standard che consente la comunicazione fra diversi tipi di scanner e i programmi di fotoelaborazione.