23 Ago Libertad, Cadiz – Free Andalusia
Libertad, Cadiz – Free Andalusia
Seduto sui gradini del Correo Central a Cadiz. Sarà un caso ma sono proprio in via Libertad.
Le stradine del centro storico di Cadice sono stracolme di persone che passeggiano e di localini che le accolgono. E’ ora di cena e tutto è immerso in un magico susseguirsi di profumi e di rumori. Accanto a me un castagnaro, buttando sale sul fuoco per ravvivare la fiamma, è riuscito a ricoprire la piazza con un fumo grigio e spesso.
Che giornata!
Ora mangio churros e bevo Coca Cola. Oggi non ho avuto il tempo di fermarmi e riposare. Sveglia alle 7:20 e colazione con due fette di pane e marmellata di fragole; ho imbottito quattro tramezzini con fette di tacchino arrosto e formaggio.
Subito per strada.
Percorro qualche centinaio di metri sul lungomare (anzi, lungoceano!) che intanto si illumina con il sole che sorge.
Alle otto e mezzo è ancora buio pesto. Non lo trovo. Sto cercando il parcheggio “a lisca di pesce” in cui Luca ha sistemato la sua auto/casetta e che usa come ricovero per la notte.
Vicino dovrebbe esserci un maxischermo pubblicitario… lo trovo!
Lo sveglio e decidiamo di cercare un bar in cui fare colazione. Ne scartiamo diversi perchè sembrano cari e ne troviamo uno che fa al caso nostro! Sembra abbastanza squallido e malmesso quindi è quello giusto. Qui a Cadiz molti bar caratteristici sono simili tra loro: un bancone (ovviamente), piastrelle dai disegni geometrici bianchi e blu e la spillatrice per la birra.
Luca ordina un caffè con leche e io un tè. Luca mangia. L’unica cosa commestibile che si trova nella vetrina dei cibi da asporto sembra essere il tostado. Il barista gli mette davanti un tostado e gli fa capire che non ha marmellata! Deve mangiare quello che c’è: patè di carni varie, sopresada e burro, carne marroncina. A quel punto iniziamo a ridere e scherzare… inizia così la nostra giornata con il sorriso.