15 Apr Vaccinazioni per viaggiatori internazionali: considerazioni personali
Vaccinazioni per viaggiatori internazionali
Sono in fila ad attendere il mio turno per le vaccinazioni dei viaggiatori internazionali. Oggi mi devono somministrare febbre gialla e meningite. Ho appena letto la cartina informativa che si trova vicino allo studio medico e sembra che i vaccini che ho fatto, e quelli che dovrò ancora fare, siano altamente consigliati nelle zone geografiche in cui dovrò recarmi.
Fosse per me non mi farei mai iniettare quelle sostanze ma penso sia giusto ai fini della mia salute e della sicurezza. Ho eseguito diverse ricerche e poi anche la dottoressa incaricata di somministrare i vaccini mi ha confermato che il rischio di contrarre malattie infettive pericolose può verificarsi anche frequentando aeroporti internazionali, luoghi di ritrovo e altri posti in cui è presente un’alta concentrazione di persone provenienti da diverse zone del mondo.
Inoltre la dottoressa mi ha reso evidente come il rischio di contagio possa essere presente al rientro in patria. Può capitare infatti di essere venuti a contatto con l’agente patogeno ed essere diventati portatori sani. Al rientro dal viaggio potremmo trasmetterlo a un bambino o a una persona particolarmente predisposta (anziani, malati, individui dal fisico debilitato).
Un altro aspetto che mi ha convinto alle vaccinazioni per viaggiatori è quello legato alla reperibilità delle cure mediche. Viaggiando in luoghi esotici si corre il rischio di contrarre malattie per le quali il nostro sistema immunitario non ha difese: per i locali si risolve con un banale raffreddore mentre per noi la situazione potrebbe essere ben più grave. Immaginiamo di trovarci in un luogo lontano da casa è di contrarre lì una malattia locale: le cure potrebbero tardare ad arrivare (pensiamo ai Paesi in cui il sistema sanitario è carente), oppure potrebbe essere troppo costoso ricoverarsi in strutture e cliniche private all’avanguardia (si pensi a USA e Canada in cui una visita dermatologica arriva a costare 800 dollari!).
Non tralasciamo poi il motivo principe per il quale vorremmo evitare sgradevoli malesseri: potremmo compromettere il viaggio o la vacanza. Se avevamo programmato uscite, escursioni, itinerari particolari, un febbrone potrebbe mandare tutto all’aria. Sarebbe un vero peccato giocarci quei pochi giorni a causa di qualcosa che avremmo potuto prevenire.
Per maggiori info consiglio di visionare il sito del Ministero della Salute e quello delle ASL locali (qui trovate quella di Lecce).